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La seta: un tessuto prezioso per tutte le esigenze

E' risaputo. La seta rimane forse l'unico tessuto la cui preziosità è dettata non solo dalla leggerezza della stoffa e dalla sua lavorazione, quanto piuttosto dalla provenienza della materia prima: il baco da seta. Antiche tradizioni hanno fatto della seta il punto di riferimento di culture e città diventando fonte di guadagno per intere generazioni. Non a caso molte famiglie erano dedite alla coltivazione del baco ed alla produzione dei filati che venivano esportati in tutta Italia e nelle principali corti europee. 
La seta, attualmente, rappresenta un must have per uomini e donne che l'acquistano in differenti declinazioni assurgendola a tessuto top. Ottima per capi d'abbigliamento ma anche per accessori moda (cravatte, foulard, collane), la seta è una stoffa versatile adatta anche all'underwear ed al mondo delle scarpe. Chi non ricorda le famose calze di seta dei primi anni del novecento, progettate e disegnate per rendere attraenti le gambe delle signore? Il nylon ha egregiamente sostituito il prezioso tessuto rendendo accessibile a tutti un prodotto indispensabile per le donne di oggi, ma la consistenza del nylon è ben lungi dalla delicatezza e dalla magnificenza tipica delle calze di seta.
La seta vanta antiche origini, tali da unire diverse culture in una storia che profuma di avventure e di lunghi viaggi, di dinastie reali e di corredi. Il suo pregio rimane quello di essere un prodotto intramontabile capace di superare tutte le mode, ma difficilmente la seta diventerà un tessuto da archiviare, a maggior ragione se adoperato per abiti da sposa e per tutto ciò che è chic.

Curiosità sulla seta

Soffermarsi sulla storia e sulle tecniche di lavorazione dei filati è un po' scontato ma non tutti sanno, ad esempio, che la seta non è altro che la bava prodotta dal baco per realizzare il suo bozzolo. La bava, formata da due proteine (la fibrina e la sericina) solidifica a contatto con l'aria creando quello che è un sottile filo utile a ricopre e proteggere la larva al suo interno.
Un baco da seta impiega circa quattro giorni per formare il bozzolo: quattro giorni di duro lavoro per la produzione di circa 900 metri di filato sottile. Il bombyx mori (termine scientifico per indicare l'insetto), si ciba solo di gelso ed il suo appetito è tale da indurlo a mangiare sia di giorno che durante la notte. Il rapido metabolismo permette alla larva di trasformarsi in un mese, compiendo cinque mute, ciascuna delle quali rappresenta uno stadio dell'evoluzione della larva.
La seta, nonostante la sua impalpabilità al tatto, è uno dei tessuti maggiormente resistenti: è ecosostenibile ed ecocompatibile tanto che la sua combustione non libera sostanze dannose nè per l'ambiente, nè tanto meno per l'uomo. La resistenza di un filo è paragonabile all'acciaio dello stesso spessore mentre la sua naturalità rende il tessuto adatto a tutte le stagioni: fresco d'estate e caldo d'inverno. Declinato assieme alla lana e ad altre tipologie di filato la seta può davvero essere poliedrica ed assumere mille funzioni essendo adoperabile per maglieria intima (canotte, top, reggiseni) e per outfit di ogni tipo.
La Cina è il produttore mondiale della seta. Il primato vanta antiche origini tant'è che la sua produzione potrebbe addirittura risalire al ventottesimo secolo avanti Cristo. Per millenni la Cina ha mantenuto segrete le lavorazioni del baco costringendo mercanti di tutto il mondo a percorrere la famigerata Via della Seta, lunga circa 8 mila chilometri. Il percorso, alternato da tratti marittimi, fluviali e terrestri era un'avventura che qualsiasi commerciante era obbligato a percorrere se avesse voluto fare affari nel mondo dei tessuti.


Seta è il titolo di un libro scritto da Baricco e di un film diretto dal regista Girard: la storia, malinconica ed affascinante allo stesso tempo, lascia con il fiato sospeso lettori e spettatori, soprattutto per la storia d'amore di Hervè ed una giovane ragazza della corte di Hara Kei. La trama, ambientata in Giappone, si districa fra paesaggi mozzafiato ed eventi storici della seconda metà dell'ottocento ma è il cast del film a colpire il pubblico. Un giovane Michael Pitt sembra avere le stesse sembianze dell'omonimo Brad, anche se (pare) i due attori non abbiano alcun legame di sangue.


Altra curiosità riguarda il mondo dei corredi, un'arte ed una tradizione giunta oggi intatta per le giovani fanciulle in procinto di matrimonio. La seta era il tessuto principale per la realizzazione di tovaglie, lenzuola e tende, essendo adoperato soprattutto per la creazione di oggetti personali della futura sposa. Famosi sono i fazzoletti in oro ed in seta tramandati dalla famiglia dei Medici, ma anche le calze di seta dell'allora Enrico II che le fece confezionare a mano e su misura in occasione del suo matrimonio con Caterina. Un corredo di seta indicava la possibilità di prender marito e di avere a fianco un buon partito, perché una dote garantiva il futuro di una figlia femmina, soprattutto se di sangue blu.
Oggi la seta è disponibile in differenti nuance e a prezzi variabili e sono in tanti a studiare filati artificiali che ripropongono fedelmente le caratteristiche tipiche della seta.


Infine Rino Gaetano, celeberrimo per ''Gianna'' e ''Il cielo è sempre più blu'', nella sua canzone Aida (un inno contro la guerra ed un elogio alla storia italiana) cita, in una strofa ''i suoi vestiti di lino e seta'', un riferimento alle mise indossate da Edda Mussolini e Galeazzo Ciano dopo il loro matrimonio. Un evento cult per l'epoca in un'Italia che nel 1930 nulla lasciava presagire del terribile conflitto di dieci anni più tardi.

Le leggende sulla seta

Sulla scoperta della seta e dei filamenti prodotti dal baco ruotano diverse leggende, fra cui spicca quella dell'imperatrice Lei-Tsu che casualmente scoprì il filato dopo che un baco cadde nella sua tazza di tè. 
Un'altra leggenda attribuisce all'imperatrice Xi Ling-Shi la scoperta della seta che, secondo la storia, pare essere avvenuta casualmente sfiorando un baco e avvolgendo il filo attorno ad un dito. La principessa, intuite le potenzialità del baco, si premurò di tesserlo per creare i preziosi tessuti.
Altre storie narrano di segreti ben nascosti che riguardavano la lavorazione della seta e di vero e proprio ''spionaggio industriale'' perpetrato dalle vicine nazioni, quale il Giappone e l'India. Quale sia la vera storia non ci è dato sapere ma la seta rimane tutt'ora uno dei tessuti più imitati, soprattutto a livello commerciale.

Come riconoscere la seta?

La seta rimane, forse, la stoffa che vanta numerose imitazioni che, artificialmente o naturalmente, tentano di riprodurre fedelmente le caratteristiche tipiche del filato: resistenza, lucentezza, impalpabilità, massima vestibilità.
Simile alla seta, in termini di lucentezza, sono ad esempio il rayon ed il raso, leggeri e sottili tali da sembrare fibre preziose. Anche il raso di seta (noto anche come satin) è simile alla brillantezza del tessuto originale, potendo essere creato dall'unione della fibra naturale, oltre che dall'utilizzo di filati artificiali come il poliestere.
La viscosa è la seta artificiale per eccellenza, il cui costo è alla portata di tutti: alzi la mano chi non ha nel guardaroba un top o una maglietta 100% viscosa. Esteticamente sembra essere un tessuto pregiato, fedele alle fibre naturali se non fosse che la sua lavorazione richiede l'unione di soda caustica, solfuro di carbonio e polpa di legno.
Si aggiunga quindi l'acetato, creato dalla cellulosa del legno sciolta nell'acetone: l'aspetto è fresco e luminoso, adatto per mise estive e abiti da sera. Anche lo chiffon ha la stessa leggiadria tipica della seta, se non fosse che la sua trasparenza tradisce l'assonanza con il tessuto naturale.
Riconoscere quindi la seta naturale dalle sete artificiali potrebbe risultare un'impresa, a maggior ragione quando ci si accinge ad acquistare uno scampolo per riprodurre un capo d'abbigliamento. Prova regina rimane sempre quella della fiamma, che attesta la naturalità della stoffa solo se essa difficilmente prende fuoco e lascia come residui una cenere mista a polvere. Se a seguito della bruciatura il tessuto si ritrae fino a ridursi in plastica ogni dubbio è respinto: si tratta di fibre artificiali. 
Un'altra prova prende a riferimento la lucentezza. La seta ha una sua policromia che modifica il colore a seconda della luce: le ombre sottolineano le nuance scure del tessuto e i punti luce ne esaltano la brillantezza senza mostrare quell'effetto biancastro tipico delle stoffe artificiali.
Inoltre la seta è facile da stirare e non sfibra a contatto con ago e filo, potendo notare la resistenza anche ad occhio nudo. L'ago scivola sul tessuto con molta leggiadria ma sembra essere in tensione con la trama e l'ordito della stoffa, il che denota l'ulteriore caratteristica delle fibre, ovverosia l'elevata robustezza.

Come lavare la seta

Il dilemma di molte persone è: come si lava un tessuto di seta? La delicatezza della stoffa sembra richiedere particolare attenzione ed una serie di accorgimenti, soprattutto per evitare che la fibra possa districarsi o i colori perdano parte della loro vivacità.
Premesso che la seta può essere lavata sia in lavatrice che a mano, ogni tipologia di lavaggio deve essere eseguita con un'attenzione in più evitando detersivi aggressivi come gli smacchiatori, la candeggina e quelli ad azione sbiancante. Per la lavatrice è necessario ridurre la centrifuga prolungata e le temperature alte, optando per detersivi delicati studiati appositamente per la seta.
Diverso è il caso del lavaggio a mano, che permette l'utilizzo di bagnoschiuma e shampoo. I prodotti per il corpo sono leggeri sulla pelle esplicando il medesimo effetto anche sui tessuti. Le macchie più difficili possono essere eliminate con del sapone a mano o gli smacchiatori per seta, mentre la lucentezza della seta può essere preservata utilizzando del semplice aceto di vino bianco.
Anche lo stiraggio deve essere eseguito delicatamente, potendo adottare il metodo del fazzoletto o della federa posta al di sopra della seta prima di pasare il ferro da stiro.

Cosa creare con gli scampoli di seta?

Gli scampoli di seta sono facili da acquistare, anche online, potendo portare a casa un pezzo di stoffa pregiata da utilizzare come si vuole. Inutile dire che top, camicie, gonne e maglie sono solo alcuni esempi dei capi d'abbigliamento realizzabili con il tessuto, ma si può spaziare con la fantasia ricreando accessori moda (orecchini, foulard, sciarpe, bracciali), borse e, addirittura, il rivestimento per le scarpe.
La seta può essere tinta con alcuni colori, trasformandosi in una tela per artisti che vogliono personalizzare un outfit rendendolo innovativo. Sono molti, infatti, gli stilisti che personalizzano hand made (e con pennello in mano) vestiti da cocktail di alto pregio assurgendoli a pezzi unici per pochi intenditori.
La seta può essere adoperata per tendaggi e rivestimenti, come quelli dei paralume, dei divani e delle poltrone. Un'ultima chicca. Carrie Bradshaw, nell'ultima puntata di Sex And The City, ritrova nella fodera della sua borsetta, rigorosamente in seta, la collanina che contraddistingueva la sua personalità, riportandola alla sua realtà: una donna immensamente innamorata della sua New York e del suo Big.

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Un prodotto di qualità ha il suo costo che denota la manifattura artigianale e la certificazione nella produzione. Un ulteriore elemento che distingue la seta dagli altri tessuti è proprio il costo, superiore rispetto alle fibre artificiali. La lavorazione dei filati e l'allevamento dei bachi richiede un duro lavoro ed una dedizione particolare tale da assicurare l'eccellenza a chi acquista.
Nonostante ciò la seta è un prodotto alla portata di tutti, facilmente acquistabile nei negozi specializzati: è possibile risparmiare qualcosa se ci si rivolge al mercato dell'online dove i prezzi sono nettamente inferiori avendo l'opportunità di pagare come più si desidera.
Lo Scampolaio è il rivenditore online di scampoli e tessuti di seta, specializzato nel fornire informazioni utili a chi si accinge nell'acquisto dei prodotti. L'affidabilità dello store è garantita dalla provenienza Made in Italy dei tessuti e dalla possibilità di reso degli scampoli entro 14 giorni dalla data dell'acquisto.
Lo Scampolaio offre l'opportunità a chiunque di accedere al servizio clienti, contattando gli esperti del settore per ogni tipo di delucidazione: sarà possibile rivolgersi per dubbi sull'acquisto dei tessuti per abbigliamento, arredo e tendaggi e su consigli nella scelta dei metraggi.
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